Sabbioneta e Sabaudia in prima linea
SAN MARTINO AL CIMINO (Viterbo) Si è concluso con uno straordinario successo il convegno nazionale “Città Ideali. Visioni e progetti per il futuro urbano”, tenutosi il 14 e 15 giugno a San Martino al Cimino. L’evento, promosso dall’associazione Italian Human Connections ETS, con il contributo del Ministero della Cultura e della Fondazione Carivit, ha segnato un momento storico, mettendo ufficialmente la pietra fondativa per la nascita della Rete delle “Città Ideali”.
L’iniziativa, ambiziosa e lungimirante, mira a promuovere modelli urbani sostenibili, valorizzare il patrimonio storico-architettonico, creare hub culturali, migliorare il benessere psico-sociale delle comunità locali e sviluppare un inedito circuito turistico. Un progetto che guarda al futuro, ponendo le basi per una collaborazione proficua tra realtà accomunate da bellezze architettoniche e desiderio di benessere psico-sociale.
Sabbioneta e Sabaudia aderiscono alla Rete
Tra le prime e più significative adesioni alla Rete, spiccano quelle di Sabbioneta e Sabaudia, che si pongono fin da subito come pilastri fondanti del progetto, insieme alla Città Ideale di San Martino al Cimino.
Sabbioneta, rappresentata dal sindaco Marco Pasquali e dal vicesindaco Franco Alessandria, è stata riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità e modello rinascimentale di Città Ideale per eccellenza. Il sindaco Pasquali ha espresso gratitudine verso gli organizzatori del convegno per il coinvolgimento della sua città già nella fase embrionale di costituzione della Rete. Ha inoltre sottolineato come Sabbioneta, forte delle sue preesistenti connessioni in reti nazionali ed europee (come i siti UNESCO, i Borghi più belli d’Italia, i Borghi Bandiera Arancione e la Rete dei Teatri Storici d’Europa), sia in grado di offrire un contributo significativo al progetto, mettendo a disposizione le proprie competenze e relazioni consolidate.
Sabaudia, rappresentata dall’assessore all’urbanistica Vittorio Tomassetti, ha aderito con entusiasmo al progetto. Dopo aver portato i saluti del sindaco Alberto Mosca, l’assessore Tomassetti ha ringraziato gli organizzatori e ha sottolineato l’importanza del recupero e della rigenerazione urbana per le Città Ideali. Ha, inoltre, ribadito che le “Città Ideali” esprimono qualità di “buon vivere” e ha evidenziato l’importanza delle parole del Vescovo sul bisogno di comunità e riconoscimento umano.
Un augurio e un impegno dal Vescovo di Viterbo
L’apertura dei lavori, dopo l’introduzione di Massimiliano Capo e Giulia Marchetti, ha visto l’intervento di Sua Eccellenza Orazio Francesco Piazza, Vescovo di Viterbo e Abate di San Martino al Cimino, che ha accolto con grande entusiasmo l’idea della Rete: “Auguro si realizzi perché questo grande sforzo non è utopico ma positivo, possibile, concreto.” Il Vescovo ha ribadito l’importanza della comunità e del riconoscimento reciproco, invitando tutti i partecipanti – architetti, filosofi, sociologi, economisti, politici – a impegnarsi attivamente nel progetto: “Vi auguro un buon lavoro e vi prego di tenermi impegnato in questo progetto, perché devo esserne parte. […] noi ci saremo!”.

Il sostegno delle istituzioni
Le parole del Vescovo sono state rafforzate dai saluti istituzionali della sindaca di Viterbo, Chiara Frontini, e del consigliere regionale Daniele Sabatini, che ha annunciato la prossima presentazione di una legge di semplificazione urbanistica, auspicando che le riflessioni emerse dal convegno possano influenzare positivamente il dibattito legislativo. Anche l’onorevole Mauro Rotelli, riconfermato alla guida della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera dei deputati, ha fatto pervenire il suo saluto, così come numerosi altri amministratori locali.

Oltre l’utopia: esperienze concrete per un futuro urbano migliore
Il convegno ha offerto un ricco panorama di interventi da parte di relatori di spicco come Antonio Rocca, Giulio Curti, Raffaele Pelorosso, Saverio Giulio Malatesta, Alessio Patalocco e Giuseppe Romagnoli. Le riflessioni hanno messo in luce come le “Città Ideali” non siano utopie astratte, ma bensì esperienze concrete capaci di generare spunti e riflessioni utili per nuove iniziative. Il concetto di “Città Ideale” è stato inteso come una comunità che trascende il luogo fisico, enfatizzando l’appartenenza e la connessione. Il dibattito ha evidenziato come il recupero e la rigenerazione urbana siano temi imprescindibili per le città italiane ed europee, mutuando esperienze che generano “qualità” e “buon vivere”.
Gli organizzatori esprimono piena soddisfazione per l’esito del convegno e si preparano a dare concretezza alla nascente Rete, convinti che la collaborazione tra queste realtà possa tracciare nuove e virtuose traiettorie per il futuro delle nostre comunità.






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